mercoledì 2 settembre 2015

....anamnesi.....

...il tuo assistente non è quello che ti passa le macchine e cambia gli obiettivi, .... ma è quello che risponde al tuo telefono, dicendo che tu non puoi rispondere essendo impegnato nel lavoro, ....... (invece sei ubriaco marcio in qualche angolo di un set ....a scattare a vanvera , ....che poi sono le foto migliori) ....veritas Dei !!!!!!

mercoledì 25 febbraio 2015

London 2015 LFW

...eccomi,
qui, ...lontano dal mio paese, ..... ma molto vicino alla mia mente e mio modo di vedere.
Qui', è diverso, ...tutto è diverso, da quanto noi riconosciamo in patria.
Però.... mi piace stare qui, anche a cazzeggiare quando si puo', ....anche quando mi è capitato quello che nessuno vorrebbe capitasse mai, ........ a me è capitato.
Ok, ora...., rimboccarsi le maniche, ....e .... avanti Savoia !!!!
Viva LFW !!!!!! ...a volte Londra ti puo' far cambiare il tuo modo di pensare e vedere...

...Ole' !!!

martedì 20 gennaio 2015

obiettivi / lenti

... Ma perchè mi ostino a comprare obiettivi super costosi, super luminosi, super super....
e per poi per usare sempre la mia solita ottica del 50mm 1,4
Boh... chissa' .....
...forse perche la mia mente vede la realta' con una lente 50mm, quindi sono uno "normale" anch'io ???

venerdì 9 gennaio 2015

Fiocchi The Cal 2015

...bagliore, ...fumo,
...luce e oscurità',
...che si susseguono....

questo è il mio pensiero e la mia visone di quando un proiettile inizia la sua corsa.

Anche quest'anno sono stato l'autore del calendario Fiocchi edizione  2015,
ad ogni edizione mi sono inventato qualcosa di nuovo in riferimento alla produzione aziendale che riponesse nel brand una comunicazione visiva e fotografica.

Quest'anno in concomitanza a quanto scritto sopra, e a quanto creato sino a ad ora nella passate edizioni,  ho voluto disegnare un mood diverso, ... e in una location diversa.

Non piu' lo studio, ma bensì, il teatro reale dove vengono create queste munizioni.
La fabbrica di "Fiocchi spa",
uno spazio dove 600 dipendenti lavorano e montano le cartucce,
ho conosciuto, parecchi di questi.
Grandi persone, che sono onorate e grate di lavorare per questo marchio storico.
Mi hanno aiutato nelle molteplici problematiche logistiche, .... dando sempre il massimo nelle mie richieste piu' assurde, (anche in una semplice prolunga elettrica in piu')
Grazie a tutti voi.
Persone semplici, ma di grande profondità' emotiva, è stato bello incontrarli.

Tornando a noi, dovevo creare il mood di comunicazione per il nuovo calendario,
....luce e fumo non mi bastavano (era solo l'idea di partenza), volevo di piu'.
Volevo piu' vissuto, e piu' creato, nei racconti fotografici.
Quindi,  decisi di creare degli abiti realizzati con le scatoline in cartone delle confezioni di munizioni,
abiti creati di sana pianta , e anche abiti gia' esistenti contaminati dai colori e logo delle varie tipologie di cartucce,
Desideravo inserirli solo nella parti di archeologia industriale della location. Non spazi tecnologici e all'avanguardia, ma bensì quello che di storico trovavo li'.

A settembre ero a Londra per lavoro, e sapevo che a fine ottobre era programmato lo shooting del calendario Fiocchi,
A Londra lavoravo a metà, nel senso che meta' della mia mente era proiettata sulla realizzazione delle immagini del calendario (e realizzazione dei capi)  e l'altra meta' eseguiva i lavori commissionati dai clienti UK.
tra una bozza/schetch e uno shooting, mi venivano in mente idee su come poter realizzare il manufatto. (e le riportavo nella mia moleskine)
Avevo il progetto in testa ma mi mancava l'anello tecnico di congiunzione tra costruzione e montaggio delle idee.

Al mio ritorno mi tuffai nel progetto, iniziai a tagliare e incollare le mille scatole che tempo addietro mi ero fatto recapitare dall'azienda committente.
Il mio studio/ufficio era invaso dallo scatolame di confezione, ... dovevo stare attento a dove mettevo i piedi, .... da tanto il pavimento era occupato da mille scatoline, di mille colori e dimensioni.
Insomma, ... un casino totale.

Un giorno (precisamente una notte) mi arrivo' la luce di come assemblare le mille idee che avevo in testa,
... cucitrice, nastro americano (quello argento), scotch (no whisky), colla..... iniziarono la loro corsa nella creazione di quanto avevo in testa.

La mia ispirazione alla creazione dei manufatti era data anche da film che avevo visto nel passato, ....
da Elizabeth, i Pirati dei Caraibi, Brave hart, Charlestone.... etc etc.

La corsa alla costruzione dei capi divenne frenetica, lavorai per 20 giorni ininterrotamente al montaggio dei manufatti,
giorno e notte, .... avevo paura di smarrire qualche idea in uno stop di pausa.

Alla fine, tutto si è concluso
12 capi pronti per essere scattati da 6 modelle veramente esclusive.
















venerdì 26 dicembre 2014

...torno presto...

...ritorno presto con le mie scritture, ....
ho avuto solo un bel periodo di vacanza...
relax totale, .... e solo... lavoro, lavoro, lavoro.
Non ho avuto il tempo di dedicarlo ai miei pensieri , ma solo da dedicarlo ai lavori e alle ispirazioni...

MM

giovedì 26 giugno 2014

La forza di una fotografia

Una buona fotografia rafforza l'immagine dell'oggetto ripreso, anzi, gli va oltre.
Crea in se stessa un'unicità tale , che la singolarità dell'oggetto non riesce ad ottenere.

Il mio esempio ?? ....questa sedia non l'ho mai considerata, anzi direi, una fra tante, anche se creata da uno dei massimi designer (Bertoia), ....una sedia.....che poi, .....guardi e passa....
Non mi rimane in mente.
Poi mi sfugge e non la colloco da nessuna parte, ....super imitata, ...super copiata....






Questa sedia invece me la ricorderò sempre grazie ad una foto, e da come il fotografo l'ha vista e reinterpretata.
Questa si, che non la dimenticherò, e ogni volta che la vedrò , sia in originale che in copia,  mi verrà sempre in mente la grande interpretazione di Gabriele Basilico.

Gabriele Basilico batte Bertoia 10 a zero.
Basilico ha creato la numero zero, che nonostante tutte le imitazioni della sua fotografia, esse stesse rimarranno sempre solo copie senza valenza.


mercoledì 23 aprile 2014

Peter Lindbergh - The Unknown and Images of women

Zagabria, 7 aprile 2014

Inizia così,

…200 fotografie di grande formato, …..molteplici installazioni video proiettati in una sala continua, …..due piani di esposizione in un palazzo circolare di algido marmo bianco,
Questo è il primo impatto visivo della mostra di Peter Lindbergh a Zagabria "The unknown and Images of women".
La sua più' recente exibition di tali dimensioni risale a 16 anni fa nella città di Vienna.

Ricevo alcuni giorni prima, da parte di Martina Begovich, (staff organizzativo del PRiredba Studio) l'invito ufficiale per il "Gala opening" della mostra,
come non andarci ??, …come non incontrare questo mostro sacro della fotografia ??…ho sempre amato le sue fotografie,
…ci devo essere !!

Nella maestosa hall dell' hotel Esplanade, alle ore 11,00 , per caso fortuito , incontro Peter Lindbergh,
è assieme a suo figlio Simon e ai suoi assistenti, ci incrociamo con gli sguardi e subito Peter percepisce che gli devo chiedere qualcosa….
stretta di mano , mi presento, …. "Mr Lindbergh, …nice to meet you"….
Lui, gentilissimo, con fare scherzoso, mi chiese chi ero e da dove venivo, iniziammo una conversazione amichevole su un sofà del hotel.

Al termine della chiacchierata, gli chiesi se mi autografava con dedica la copia del suo libro "image of woman", libro che acquistai nel 2005, e che nella mia biblioteca è il capolista per importanza.
Di questa edizione in brossura non esistono più' copie, sono introvabili.
Peter acconsentii con piacere,
ma lo stupore e meraviglia nei suoi occhi , la vidi invece quando gli chiesi di autografare la mia moleskine nella pagina dove era attaccato il biglietto di ingresso della sua mostra al Forma di Milano nel lontano 2006. Non credeva che custodissi ancora quel vecchio ticket.
Parlammo ancora, ….poi mi salutò con un "ci vediamo stasera all'apertura".

Peter, una persona semplice, disponibile, schietta,  …che corona magistralmente la tesi del
"più' sei grande, più' sei umile".









Me and Peter Lindbergh